lunedì 20 febbraio 2012

"Ci vuole un passaporto particolare per i rompicoglioni" [cit. barbone nella stazione di Mestre]

(Il blog si fa più tecnologico! Da oggi basterà cliccare su titolo e autore della canzone correlata al post per poterla sentire direttamente da youtube! Ecco cosa succede quando si decide di smettere di ignorare la barra degli strumenti.)

Al pari dei parenti, i vicini di casa non ce li si può scegliere. Un giorno ti trasferisci in un complesso di villette a schiera ed incroci le dita affinchè le famiglie che andranno ad occupare le graziose casette vicino a te siano delle brave persone delle quali non dovrai mai lamentarti. Ebbene, per me è stata una speranza vana.
Premetto che mi ritengo una persona tutto sommato tollerante e paziente. Premetto anche però che queste belle qualità vanno a farsi benedire se si scontrano con la mancanza di sonno, cosa che è successa negli ultimi due giorni. Stamattina in particolare, ma avrò modo di parlarne più avanti.
In questo angolo di Bronx nella sperduta provincia milanese non è raro essere svegliati bruscamente da rumori molesti quali urla isteriche di liti tra sorelle o musica di discutibile orecchiabilità sparati a massimo volume. Il vicino della mia dirimpettaia (che disterà da me 10 metri in obliquo e con il quale fortunatamente non condivido nessuna parete) ha la simpatica abitudine di programmare tutti i suoi lavori di casa durante le vacanze. Per carità, è anche giustificabile che approfitti della pausa dal lavoro per dedicarsi a queste faccende. La cosa poco giustificabile è che di solito le suddette faccende richiedono l'impiego di strumenti molto rumorosi, per parecchi giorni di fila, dalle prime ore del mattino. Non c'è proprio nulla di meglio che essere svegliati dalla dolce melodia di un trapano elettrico alle 8 del mattino di un giorno festivo!
Ma, sarà perchè tutta la parte destra della mia villetta va a coincidere con la loro sinistra, i vicini più irritanti trovo che siano quelli che mi stanno di fianco. Abitata da una coppia di neanche troppo anziani sposi, non ci hanno dato grandi problemi finchè non sono diventati nonni. I nonni della peggior specie, di quelli che impazziscono alla vista di un bambino, tramutandosi in spietate macchine da versetti e vocine acute che darebbero il mal di testa ad un delfino.
Il bambino poi dev'essere evidentemente sordo, perchè altrimenti non mi capacito il volume di voce che utilizzano per comunicare tra di loro. Non so se siano consapevoli che le pareti NON sono insonorizzate e che io sono chiaramente in grado di sentire la playlist di canzoncine per bambini che la sciura propina al pargolo. A tal proposito posso dirvi che ha una vera ossessione per 'La marcia di Topolino', che domenica mattina ha svegliato me e le mie amiche dopo solo 4 o 5 ore di sonno, e che è andata avanti a urlare per 15 minuti di fila (senza esagerare), seguita da quella della casetta in via dei matti numero 0, il leone si è addormentato e Jingle Bells. Queste ultime due sono state tra l'altro protagoniste di un pomeriggio particolarmente nevrotico in cui ho poi rinunciato a studiare i nuovi caratteri di cinese.
Ultima cosa da menzionare è questo gioco altamente educativo in cui si applica soprattutto il nonno che io amo chiamare 'Vediamo chi urla di più'. Urlano. Semplicemente. Comincia il nonno, che urla, e il bambino lo segue a ruota, creando una cacofonia di grida da far invidia ad una sala delle torture medievale.
Stamattina era evidentemente una mattinata sfortunata. Vado a letto domenica sera pregustando una bella dormita di 10 ore per recuperare quelle inevitabilmente perse nel weekend. Bene, alle 6 e 15 sono già sveglia perchè ho la gola desertica, bevo e torno a letto. Dopo meno di un'ora però sono di nuovo costretta ad uscire dal letto. Alle 7 infatti squilla il telefono di casa. 3 stramaledettissime volte. Incontro mio fratello in corridoio, assonnato e perplesso quanto me. Non è la prima volta che succede, la compagnia telefonica ha qualche problema, guarda caso succede sempre nei momenti meno indicati della giornata. Mi trascino stancamente nel letto con le scatole un po' di traverso, ma fortunatamente riesco a riprendere sonno. Non per molto però. Ben presto mi arriva uno strillo acutissimo di pure felicità nell'orecchio "Amoooooore ma eccotiiii siiiii! Bellobello! Siiiiiii! Vieni quiiii vieniiii siiiii bravo! E bravo! E bravobravobravo! Ma sei proprio bravobravobravo!!!" eccetera eccetera. Ha trapassato 2 pareti ed una stanza vuota con la facilità di un grissino nel tagliare il tonno. Mi chiedo per l'ennesima volta se quel bambino sia sordo o scemo. Soppeso l'ipotesi che lo sia la nonna. Mi alzo per vedere che ore sono. 8.10. Esasperata scendo in sala e chiedo a mio fratello se ha ancora la mazza da baseball. Torno senza molte speranze nel letto dove per la successiva ora mi sorbisco nonna e nipote che si rincorrono (l'ho detto che lei in casa gira con gli zoccoli?), il nonno che urla, qualche canzone strillata e i capricci del bimbo.
L'idea che da questa settimana comincio i corsi alle 8.30 del mattino inizia a sembrarmi una benedizione

domenica 5 febbraio 2012

Please prove you're not a robot



Gli ultimi secondi - Pornoriviste

Un sabato sera atipico per una ventenne, passato tra televisione e computer.
Reminescenza di altri sabati sera passati, quando l'aspirazione massima era rimanere connessa a chiacchierare su msn fino alle 3 del mattino.
E' da quando ho rivisto delle vecchie vecchie foto che mi sento nostalgica. Per l'occasione rispolvero anche vecchie vecchie canzoni, che una volta non capivo neanche cosa dicessero perchè il Tommi, diciamocelo, non è proprio il miglior scanditore di sillabe dell'universo musicale. Scanditore? Bah. Però mi faceva ridere un sacco lo stesso! Ma non dovevano riunirsi le Pornoriviste poi?
Bene direi che posso anche concludere qui per stavolta, non avendo effettivamente nulla da dire.
Ah, ho trovato una pera con le chiappe.
 
Buonanotte belli!
(è una pera un po' battona)