domenica 25 settembre 2011

Visioni autunnali di uno zombie romantico

The autumn song - Ellegarden

Summertime is gone, I miss it so much.
Actually, not so much.
In questi giorni mi è capitato di vivere una città in 3 differenti modalità: di giorno, di notte, e da zombie.
Alla luce del sole sicuramente ha una bellezza storica, si riesce a godere dei tanti piccoli dettagli di chiese e palazzi e la vita scorre quasi tranquilla nell'ora dell'aperitivo settimanale.
Da zombie si è più attenti a non imbrattare eccessivamente le piazze e le vie del centro di sangue al cioccolato, mentre i passanti ti squadrano con quello sguardo a metà tra l'inorridito e il divertito che riempie il cuore di malsano orgoglio.
Ma la notte è pura suggestione. Tutto si copre di bagliori aranciati, come se emanasse un'aura particolare, e anche il più squallido vicolo diventa magico. L'aria sembra immobile ed il tempo eterno, completamente nelle tue mani. La notte in città esercita su di me un fascino incontrollabile, e nel mio piccolo mi sento anch'io un po' romantica.
It looks like things are going right but I feel I'm all alone.
Fuori sento i fuochi d'artificio della festa dell'oratorio che salutano l'arrivo della nuova stagione. L'estate sembra un ricordo ormai lontano, l'autunno è tutta una promessa.

You said today is not the same as yesterday
One thing I miss at the centre of my heart

 

domenica 18 settembre 2011

Passeggiata al chiaro di nuvole

Where did you sleep last night - Nirvana

"Quel pirla di tuo fratello."
Sono state queste le parole che hanno accolto il mio ritorno a casa, non più di un'ora e mezza fa. Quando ormai cominciavo a temere che avrei passato la notte fuori, mia mamma è caritatevolmente giunta in mio soccorso (avevo già suonato 3 volte e cercato di forzare la porta ripetutamente). Grazie al violento temporale di stasera l'aria era decisamente troppo fresca per il mio golfino, e qualsiasi superficie era fradicia, come mi aveva testimoniato un giretto in solitaria effettuato prima di sapere che mio fratello aveva deciso di chiudermi fuori di casa.
Buffo, proprio oggi pensavo che mi sento un po' tagliata fuori. E' come se non appartenessi più pienamente a niente di ciò in cui pensavo di inserirmi perfettamente fino a qualche tempo fa. Sarà un periodo un po' no, ma non riesco ad impedirmi di provare una punta di disagio quando sono in compagnia. Forse sono cambiata io, o sono cambiati gli altri, o più probabilmente i trascorsi degli ultimi anni hanno inevitabilmente cambiato alcune dinamiche all'interno della mia cerchia di amicizie, ma trovo la cosa un tantino demoralizzante. Con questo non dico che non mi trovi più bene o che non mi diverta più, anzi il più delle volte trascorro bei momenti, è solo che a tratti mi sento come distaccata. Come se stessi guardando quello che succede da un altro punto di vista, collocato all'esterno dell'azione. L'incertezza e l'insicurezza del presente si scontrano coi ricordi che appartengono al passato, rendendo in qualche modo più evidente la differenza. Ripeto, sono solo frammenti di lunghe ore, ma bastano a far affiorare un po' di malinconia. E tanta insonnia.

martedì 6 settembre 2011

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My way - Limp Bizkit




Punti di vista, parliamo di punti di vista.
Cos'è innanzitutto un punto di vista? Lo definirei come lo sguardo che ogni individuo getta sul mondo, e la personale interpretazione che egli o ella attribuisce a ciò che vede. Siamo quasi 7 miliardi di abitanti su questo pianeta, il che farà apparire lapalissiana la mia prossima frase: esistono tanti, ma tanti punti di vista.
Oggi c'è stato lo sciopero dei mezzi. Dal mio personale punto di vista è stata una bella scocciatura, vista l'urgenza delle commissioni che dovrei fare e l'impossibilità di farle per colpa del blocco. Dal punto di vista degli scioperanti il fatto di creare disagio ai cittadini è un compromesso accettabile se è per far venire a galla un problema e far valere delle richieste.
Già da questo piccolo esempio si può capire come l'esistenza di diversi punti di vista possa portare a scontri ed incomprensioni. Il segreto per evitarli è la tolleranza, il rispetto del reciproco punto di vista ed il dialogo.
Detto questo, ammetto che non sia facile. Soprattutto se il tuo punto di vista si scontra con il punto di vista che qualcun altro ha su di te. Scoprire quello che gli altri percepiscono di se stessi e degli altri può essere educativo quanto sconcertante, dato che la maggior parte delle volte i due pensieri differiscono, e anche non di poco. Fino a ieri potevate essere convinti di essere una persona allegra e scherzosa, e parlando con un amico oggi potreste scoprire che per lui siete solo rumorosi e fastidiosi. Certo se fosse veramente vostro amico magari ve l'avrebbe fatto notare un po' prima che siete dei rompiballe galattici, ma vabbè suvvia è solo un esempio non siate pignoli.
Cosa succede se l'opinione che gli altri che hanno di voi si discosta talmente tanto da quella che voi avete di voi stessi che vi sembra stiano parlando di un'altra persona? Bisognerebbe innanzitutto evitare di andare totalmente in crisi. Perchè è una cosa che disorienta, un sacco! Per tutta una vita vi siete creati un'idea di come apparivate al mondo esterno, ed in 10 minuti quest'immagine si sgretola come un legnetto infestato dalle tarme.
Una volta accusato il colpo, si comincia a ragionare a mente fredda. Perchè si è data quest'idea, in che occasione può essere successo e così via. Ragionamenti da prendere con le pinze in ogni caso, perchè bisogna ricordarsi che comunque un punto di vista si forma grazie all'esperienza individuale, perciò un comportamento che io percepisco in un modo potrebbe essere percepito in maniera diversa da un'altra persona che ha avuto esperienze di altro tipo. Ruttare alla fine del pasto in oriente è considerata pratica di grande cortesia e sintomo di apprezzamento per il pasto. Provate a farlo in occidente! Se siete tra amici sarete accolti da urli goliardici, in famiglia vi va bene se vi arriva una ciabatta sul muso. Dunque non è detto che la vostra percezione sia sbagliata, come non è sbagliata neanche quella del vostro interlocutore. Sono punti di vista, appunto.
Infine si può decidere se rigettare qualsiasi critica, o accoglierle. Certo l'atteggiamento collaborativo sarebbe da preferire, per quieto vivere. Si impara sicuramente molto da un confronto del genere, sia sugli altri che su se stessi. Bisogna stare attenti a non fermarsi a sterili giudizi, che non portano ad arricchire nessuno, e cercare sempre di mettersi un po' anche nei panni degli altri.
Alla fin fine scoprire punti di vista differenti può essere affascinante, quando si riesce a scacciare l'amarezza che ti lasciano.

Someday you'll see things my way... 

venerdì 2 settembre 2011

Massivemonstermamojam

Meganoidi - Meganoidi

Il titolo non c'entra niente, è solo una bella parola nuova che ho imparato. D'altra parte non è raro che i miei post abbiano titoli apparentemente slegati dal contenuto di ciò che li segue.
Questa sera parliamo di cartoni animati nella vita reale. E non Chihaincastratorogerrabbitamente (bellissimo film, mi è capitato di rivederlo di recente e rimanere assolutamente deliziata), più oddioqueltizioassomigliatroppoaquelcartonicamente. Nel corso dell'ultimo mese sono stata accostata a Pinocchio per via del mio minuto e discreto nasino alla franscese, a Betty Rubble dei Flinstones grazie alla canottiera monospalla azzurra che utilizzavo per andare al mare, e a Oliver Hutton per la mia chioma straordinariamente conica. Somiglianze solo fisiche, fortunatamente (insomma).
Molti possono vantare di avere come sosia personaggi famosi. Ma cartoni?
Mi piacerebbe molto andare avanti con riflessioni più profonde sull'argomento, anche perchè tornare a scrivere sul blog dopo un mese e lasciar giù 5 righe mi sembra quasi una mancanza di rispetto, ma comincio a sciogliermi in questa calda calda soffitta. Prometto di impegnarmi di più la prossima volta, e di lasciare aperta la porta finestra.