lunedì 23 gennaio 2012

Aspettando che il buscofen faccia effetto

Mr. Brightside - The Killers

La gelosia è uno strano sentimento. Apparentemente ci sono persone che ne sono immuni, ed essendo stata una di queste posso affermare che si, è solo un'apparenza. Perchè quando meno te lo aspetti colpirà anche te! Ed è sorprendente e anche vagamente spaventoso ciò che può portare a fare la gelosia. La cosa più sorprendente e spaventosa di tutte è che il più delle volte sono cose estremamente stupide e controproducenti, del tipo bere ad oltranza o coprire di ingiurie perfetti sconosciuti e le loro famiglie. Cose che, diciamocelo, fanno sentire bene finchè non ci si ritrova abbracciati alla tazza del water pieni di sensi di colpa.
Nonostante le reazioni sembrino così insensate però io non credo che la gelosia sia un sentimento effettivamente irrazionale. Una motivazione, dietro, c'è sempre. La storia 'Non è che non mi fido di te, non mi fido degli altri!' sostanzialmente è una bella balla! Ovviamente parlo di gelosie forti, di persone possessive, non di quegli screzi da neofidanzatini assolutamente innocui. Anzi, in una coppia una puntina di gelosia ci può anche stare, giusto quella che faccia sentire desiderati ma non ingabbiati. Quando si arriva a spaccarsi i piatti in testa si è andati un po' oltre la puntina.
Alla base c'è l'insicurezza. Il non sentirsi all'altezza può portare a credere che gli altri decideranno di cercare di meglio, perchè quello che gli puoi dare tu non potrà mai essere sufficiente. Se poi non si è neanche sicuri dei sentimenti che gli altri provano per te la situazione si fa ancora più complicata, eeeeh già. Così si comincia a diventare paranoici, ed aggressivi. Ce la si prende con gli innocenti, mentre le persone con cui dovremmo veramente parlare siamo noi stessi. Magari anche la/le persona/e coinvolte, se si ha abbastanza coraggio da mostrarsi vulnerabili e insicuri. Questo varia molto da individuo ad individio, io ad esempio faccio una fatica immeeeeensa. Anche da bambina, ora che ci penso, sono sempre stata un po' possessiva, e gelosa delle mie amicizie (perchè la gelosia non è solo amorosa, è un discorso che può valere benissimo anche per gli amici e i parenti!). Ho qualche problemino di autostima, suvvia, chi non ce l'ha? Non sono neanche immune all'insicurezza sull'insicurezza degli altri, che sono insicuri. Ma basta parlare di me, non posso mica scrivere tutto quello che vorrei scrivere, no? Che vigliacca insicura sarei sennò?
Si può convivere tranquillamente con la gelosia, anche se a lungo andare e in quantità poco sane deteriora anima e corpo. Magari è meglio parlarne prima di arrivare ad ingaggiare un investigatore privato o fregare la password di fèisbuc al fidanzato per controllargli le mail.
Oh ovviamente tutto il mio bel discorso non vale se l'investigatore privato scopre che la vostra dolce metà vi tradisce col capo, perchè in quel caso avete il sacrosanto diritto di aspettare a casa il partner armati di piatti.
E il mio discorso probabilmente non è granchè originale, però che ci crediate o no non avevo mai riflettuto su questo argomento, e quello che ho elaborato (e che ho scritto quassù) è stata una vera e propria epifania per il mio animo arido! Prima mi limitavo ad ascoltare quella canzone lassù, interpretandone dolorosamente le parole, senza sforzarmi di andare oltre nell'argomento.
Ci tengo in ultima istanza a fare presente al lettore che il buscofen ha cominciato a fare effetto da più o meno metà post, quindi va tenuto conto del fatto che ero drogata mentre scrivevo.
Buonanotte!

giovedì 5 gennaio 2012

Il mio 2011

Bentornati al consueto appuntamento annuale con la rubrica "Il mio anno"! Quest'oggi parliamo del 2011. Cos'è successo in questi 12 lunghi mesi nella mia vita? Sarà il caso di partire dall’inizio.
Il primo giorno del 2011 è stato inesistente, dato che l’ho passato sul divano a cercare di riprendermi dalla serata prima, com’è giusto che sia. Qualche giorno più tardi è arrivata una “prima volta” che speravo bene di evitare nella vita, e che onestamente non pensavo neanche mi sarebbe mai capitata: ho spezzato un cuore. In un modo vigliacco e infido per di più, a pensarci me ne vergogno ancora profondamente. A pensare a tutta la faccenda in realtà rimango tuttora piuttosto stupita, ma non mi dilungherò oltre. Gennaio è stato anche il mese del mio primo esame orale, un traguardo importante per una studentessa universitaria. Primo di una lunga serie di fatiche, più o meno gratificanti. Rimanendo in tema di studi, c’è stata la pizzata con la classe delle elementari. Una serata inaspettatamente piacevole e divertente, piena di bei ricordi.
Verso la fine del mese c’è stata una festa a tema che mi ha procurato il nuovo soprannome di Unicorn, e che forse è stata l’inizio del declino annunciato di alcuni rapporti di amicizia, che mi ha coinvolto più o meno direttamente.
Scivoliamo così in un febbraio un po’ nerd pieno di partite di D&D, quando mi sono iscritta a Criticalcity Upload e abbiamo consegnato un regalo di compleanno con un ritardo di 2 mesi ed un altro che poi si è rivelato non valido. Non male tutto sommato come bilancio.
Marzo pazzerello è stato un po’ turbolento in effetti. Molte preoccupazioni, feste a tema con caccia al tesoro finite in tragedia, paranoie e parziali preparati senza libri. Il tutto si fonde con un Aprile esponenzialmente più turbolento, ripieno di eventi degni di nota quali la perdita di voce per una settimana dopo una delle mie rare serate in discoteca (e unica in cui abbia dato confidenza ad uno sconosciuto), la formidabile prestazione come fotografa per un book al parco di monza dopo la suddetta serata, e un’overdose di alcool bresciana totalmente voluta, tanto per cambiare finita in tragedia. Anche un po’ cominciata in tragedia. E’ strano come il ricordo di certi momenti sia così vivido che le emozioni si ripropongono in tutta la loro fastidiosa intensità, nonostante tutta l’acqua passata sotto i ponti.
Ma passiamo oltre, ad un Maggio tiepido e pregno di studio. Si, Maggio è stato studio. Così come Giugno, solo che a Giugno si sono aggiunte le prove di teatro. Qualche concerto e qualche bella serata tra amici ha smorzato lo stress, fortunatamente, che è stato comunque molto.
Le vacanze prima o poi devono arrivare, e l’hanno fatto a Luglio e Agosto. Caldo, afoso e appiccicoso Luglio, pigro e sonnacchioso Agosto. Uscite con gente Matura per programmare un’estate ancora da definire, in perpetuo cambiamento. Sono stati 2 mesi contrassegnati da picchi. Momenti in cui avrei preso a pugni il mondo e una buona parte dei suoi abitanti, docce gelide e delusioni cocenti, sorprese amare e convivenze difficili. E poi sentimenti inaspettati, secondi irripetibili, emozioni forti e felicità intensa. E’ stata un’estate contraddittoria, con bassi bassi e alti alti, ed è giusto che ricordi un po’ di entrambi. Ancora adesso a volte cerco di rievocare le cose migliori, solo per convincermi che siano successe davvero. Il dubbio, purtroppo, mi rimane sempre.
A Settembre faceva ancora un caldo soffocante, perciò qualche giorno mi sono rifugiata al fresco per studiare. Venne sancita la fine di alcune amicizie, mettendomi nella difficile situazione del non sapere da che parte stare. Potrei dire di esserci abituata ormai. Ah, zombie walk, non dimentichiamoci la Zombie walk.
Un vento impetuoso mi soffia in Ottobre, ripieno di impegni ed incertezze. C’è stato il capodanno celtico, un evento meraviglioso. Un bell’halloween con film di pregio, e poi eccomi catapultata in Novembre e in New York. Non spendo altre parole su quella settimana fantastica, ma è stato uno degli eventi più belli e significativi del 2011. Appena tornata c’è stato il grande (mah) debutto teatrale. Infine la routine, che mi ha accompagnato per mano fino all’ultimo mese dell’anno.
A inizio Dicembre mia mamma si è sfortunatamente rotta il gomito, il che ha comportato una buona dose di sacrifici per la sottoscritta. Il tempo ha cominciato a scorrere in maniera impressionante, tante cose da studiare vedere fare disfare volere. Infine si parte per una settimana, e quando si torna siamo nel 2012. E’ stata una vacanza tutto sommato bella, con qualche inconveniente certo, ma mi ha fatto bene allontanarmi dal resto del mondo per un po’.
Ed eccoci qui, nel 2012. Anno nuovo, fuso orario nuovo. Infatti come gesto simbolico di rinascita ho riportato l’orario italiano sull’orologio che avevo usato a New York e che da allora mi ero rifiutata di regolare. Ho anche comprato un burrocacao nuovo. Cioè insomma, un anno pieno di novità!
Ma anche no. Ma anche per poco. L’unico buon proposito per l’anno nuovo che mi faccio, da matura vent’enne quale sono ora, è di trovare un po’ di novità. Sono stanca delle situazioni familiari, cominciano a starmi strette. Non che sia insoddisfatta di tutto, ma diciamo che certe cose si potrebbero anche rinnovare. Devo decoupagare la mia vita, ecco! ‘Decoupage your life’ sarà il mio motto!
Che fatica immensa fare questi interventi di fine anno, dovrei smetterla. Finisco sempre per dire cazzate presa dalla stanchezza. Sacripante. Meglio rifugiarsi nella disco anni ’80, o nelle canzoni dei gruppi folk pugliesi. Non c’è nulla di meglio, sul serio. Credo che la disco music, la musica folk e l’alcool insieme potrebbero risolvere i problemi del mondo. Ma dobbiamo sbrigarci, abbiamo solo 11 mesi e 17 giorni per salvarlo! Forse meno, oggi ho scoperto che hanno inventato le supposte effervescenti.
Meditate gente, meditate.