giovedì 14 luglio 2011

Drugs are good, they let you do things that you know you not should

Drugs are good - Nofx

Le patatine fritte danno dipendenza. E' risultato da recenti studi di varie autorevoli università americane che tale amato alimento, così come i cibi grassi in generale, provocano l'emissione di una sostanza chiamata endocannabinoide, simile alla marijuana, che indebolisce i circuiti cerebrali della ricompensa che scattano subito dopo un'esperienza piacevole, aumentando così il piacere e rendendo perciò più difficile fermarsi.
E' empiricamente evidente per tutti che è molto difficile fermarsi ad una sola patatina, fanno venire fame anche solo da quell'immagine lì. Però devo ammettere che sono rimasta stupita nello scoprire che possono creare una dipendenza paragonabile a fumo, droga o alcool. O ciliegie.
Nelle scuole almeno una volta all'anno ci sono incontri per mettere in guardia i giovani sprovveduti (!) sui rischi della terribile triade sopracitata, ma mai nessuno che parli delle altre dipendenze! L'uomo è per sua natura incline a dipendere, da un'infinità di cose.
Il cibo, ad esempio. Abbiam visto le patatine, ma potremmo aggiungere cioccolatocaffèpastauovaciliegiepistacchigelatoformaggiohamburgerfragolefunghisedanoananascarciofi.
Esiste la dipendenza da emozioni. I drogati di adrenalina si buttano dagli aerei, vanno in auto a 300 km orari, si tuffano dalle scogliere, si fanno lasciare a nutrirsi di insetti in mezzo a luoghi dove il segreto per sopravvivere è morire. I drogati di amore non sanno rimanere senza una persona al loro fianco e non riescono a smettere di guardare film romantici. I drogati di tristezza fanno di tutto per avere sempre un motivo per lamentarsi dell'ingiustizia della vita e che capitano tutte a loro e che il modo ce l'ha con loro e che qui e che là e che si suicideranno, ma non lo faranno mai. I drogati di felicità non sono meno pericolosi, non appena i loro piani felici crollano si comportano esattamente come i drogati di tristezza.
L'ultimo trend in fatto di dipendenze è la tecnologia. Non riuscire a staccarsi dal computer, sentire il bisogno compulsivo di inviare sms anche se non ti rispondono, non essere in grado di distogliere lo sguardo dallo schermo della televisione o di muovere le dita al di fuori di un controller sono i primi, lievi segnali di questa patologia.
Infine c'è la dipendenza dalle persone, che forse riassume un po' tutto. Sazietà, emozione e contatto è quello di cui abbiamo bisogno, e siamo totalmente alla mercè delle persone che decidono in quali dosi fornircele. Sicuramente l'assuefazione più pericolosa.
Ce ne sarebbero anche altre di dipendenze, tipo dalla musica, dai libri, dal sesso (o forse basta essere uomini?), dallo sport, dall'ordine, dal disordine ecc ecc., però queste credo siano più ossessioni. Si può essere ossessionati da qualcosa senza esserne dipendenti, ma non si può essere dipendenti da qualcosa senza esserne ossessionati. Forse.
In ogni caso, consapevolmente o meno, we're all fucked.
 

lunedì 4 luglio 2011

4 Luglio, lo sapevate che in america è il giorno dell'indipendenza?

Il miracolo - Gerson

Oggi è il giorno in cui la Terra è più lontana dal sole. Forse mi trovavo sul sole fino a poco tempo fa, perchè sono tornata così bruscamente sulla Terra che mi sono sbucciata tutte le ginocchia. Non ci sono rimasta secca perchè incredibilmente c'è gente che ha ancora bisogno di me su questo inquinato e sporco pianetucolo. Nel caso dovessero scomparire flora fauna e continenti comunque state tranquilli, ho giochi che mi hanno insegnato cosa dovrò fare per riportare tutto a com'era in origine! Sono abbastanza sicura che le persone però non riuscirei a ricostruirle, perchè faccio davvero fatica a capirle. Mi sono ormai rassegnata a non capire me stessa, come posso pretendere di capire gli altri? Tra cervelli che pensano troppo e cervelli che pensano troppo poco è ovvio che ci sia un gran caos. Ma che diavolo ci tiene uniti allora, a noi tutti stanchi piccoli patetici esseri umani? Qualcosa di molto fragile, tanto che quando si spezza facciamo fatica perfino ad accorgercene. Forse è solo un miracolo.

E’ un miracolo
Siamo tenuti insieme da un miracolo
Sul filo, teso in bilico.
Tra l’incoscienza e il panico.
Pregando per un secondo di pace.