mercoledì 10 aprile 2013

Ode alla cassata

Il barattolo - Gianni Meccia 

All'inizio può sembrarti elaborata
e altezzosa, di glassa ricoperta.
Invero è solo la facciata,
il gusto è tutto una scoperta.
La frutta candita a molti potrebbe non piacere
Ma così Lei vuole esser decorata.
Sapete, all'occhio piace vedere
la tradizione rispettata. 
Uno strato di marzapane sottile poi la riveste,
alle mandorle o al pistacchio aromatizzato
Se non ci fosse, che fareste?
E' il pasticcere che dev'esser ringraziato!



Sotto, una cupola di pan di spagna riposa
celando il segreto più goloso:
un dolce ripieno di ricotta maestosa
tempestata di cioccolato godurioso.
 




Chiudi gli occhi per assaporare
questo piccolo capolavoro di maestria,
e non perdere tempo a meditare
sulla presenza di qualche caloria.
E' un vezzo che va concesso
una bontà prelibata.
Sarà a tutto questo che è dovuto il suo successo?
Ora e per sempre dico: Lode lode alla Cassata!




NdR: tutte le cassate che vedete qui sono state fotografate (nonchè divorate) dalla sottoscritta. L'ultima, quella che sembra si stia fondendo, è ad oggi l'inarrivabile standard di bontà che ricerco in ogni cassata che mi capita di mangiare. Era commoventemente buona. E' passato più di un anno, e ancora ti penso. Non ti dimenticherò mai.
La scelta musicale è direttamente collegata alle conseguenze del mio smodato consumo di dolci delle ultime 24 ore. Oh, quanto amo la Sicilia!

P.s: la parola di Marzo era Discorso.