domenica 20 maggio 2012

Oddio cos'è successo a blogger?



Mi sto grattando il naso e sento ancora sulle dita odore di spezie, nonostante i ripetuti lavaggi. Ieri sera sono evasa di casa, per la prima volta senza alcun motivo universitario da così tanto tempo che non mi ricordavo più come si usava la matita per occhi, ed è stato fantastico. Sono stata al ristorante eritreo, dove forchetta e coltello non si usano, il che rende il cibo ancora più soddisfacente da mangiare secondo il mio punto di vista. Ultra consigliato ai grandi gruppi e a chi apprezza i sapori speziati e piccantini. Ma sarà meglio fermarmi qui, prima che questo post diventi una recensione di tripadvisor.
A proposito di ciò, qualche settimana fa ho visto un film chiamato Julie&Julia in cui una ragazza si impegnava a replicare tutte le ricette del libro di cucina francese della sua eroina culinaria, raccontando la sua esperienza in un blog. L’idea mi è sembrata subito interessante da copiare, anche perché così questo blog avrebbe senso di esistere. Poi però mi sono resa conto che probabilmente non avrei la costanza di portare a termine un progetto tanto ambizioso, e che mia mamma nel frattempo sarebbe diventata una palla di grasso (perché naturalmente mi sarei buttata su un ricettario di dolci) e non ne sarebbe stata affatto felice. Perciò continuerò ad usare questo spazio per scrivere cose che non interessano a nessuno come ho sempre fatto, come ad esempio che mercoledì ho tolto il piumone o che non ho ancora scoperto per quale motivo alle 5 del pomeriggio la mia vicina fino a qualche giorno fa ascoltava i coldplay mentre io cercavo di non piangere studiando cinese.
Ero partita con l’idea di scrivere un sacco di cose belle ed interessanti e sono finita a parlare per lo più di cibo. E volevo scrivere anche una bella conclusione che si ricollegasse a tutto quanto e che desse un senso globale alle parole raffazzonate lassù, ma è ora di merenda e giù c’è il gelato.

P.s: A quanto pare c’è stata un’altra scossa di terremoto proprio mentre scrivevo queste parole, ma io non me ne sono avveduta. Meno male che c’è la community di facebook, che premurosamente ti avvisa in tempo reale. Ho trovato anche post risalenti alle 4 di stanotte, ma mi auguro vivamente che quelle persone fossero casualmente sveglie e connesse in quel momento. Altrimenti hanno proprio bisogno di rivedere le loro priorità [cit.].