C'è poco da dire. Anzi, in realtà ci sarebbe fin troppo da dire, ma al momento faccio fatica a formulare pensieri. Mi asciugo gli occhi ringraziando che non ci sia nessuno in casa.
venerdì 28 febbraio 2014
Sono in shock da fine di Breaking Bad
Baby blue - Badfinger
C'è poco da dire. Anzi, in realtà ci sarebbe fin troppo da dire, ma al momento faccio fatica a formulare pensieri. Mi asciugo gli occhi ringraziando che non ci sia nessuno in casa.
C'è poco da dire. Anzi, in realtà ci sarebbe fin troppo da dire, ma al momento faccio fatica a formulare pensieri. Mi asciugo gli occhi ringraziando che non ci sia nessuno in casa.
sabato 8 febbraio 2014
Fiaba moderna
Ehy, non scrivo sul blog dall’anno scorso! Questa potrebbe
essere una delle mie famose battute-da-nuovo-anno (sapete no, quelle che si
fanno nei primi giorni di gennaio, che non fanno ridere nessuno?) se solo non
fossimo già a febbraio. Perché questo lungo periodo di silenzio? Lasciate che
vi racconti una bella fiaba, bambini miei.
C’era una volta una bimba riccioluta che amava passare il tempo col suo portatile,
Piccì. In realtà all’inizio c’era stato un po’ d’attrito tra i due, poiché la
bimba era molto poco dotata nel campo della tecnologia e non riusciva proprio a
raccapezzarsi con Windows 8. Dopo un po’ però aveva iniziato a conoscere quel
leggero rettangolo nero, e addirittura ad apprezzarlo, in particolar modo dopo
aver scoperto quanto fosse utile per vedere film e telefilm. L’idillio sembrava
destinato a durare per sempre, ma purtroppo così non fu. Un brutto giorno di
metà dicembre Piccì cominciò a non sopportare più di stare sulle gambe della
bambina, e cominciò a manifestare il suo disappunto spegnendosi lo schermo. Lei
provò a parlarci, a farlo ragionare, ma non ci fu verso. Così per un po’ tenne
Piccì sulla scrivania, sperando di farlo contento.
Pochi giorni dopo Natale
però la situazione degenerò: anche a stare sulla sua amata scrivania Piccì
rimaneva buio. Bisognava fare qualcosa. Così il padre della bimba lo portò a
riparare, subito dopo la festa della Befana. “Allora? Sai qualcosa del computer?”
chiedeva la piccola nei giorni seguenti al suo papà, e lui rispondeva sempre: “Ancora
niente, mi chiameranno quando sapranno qualcosa.”. Finalmente dopo una
settimana scoprirono che andava spedito alla casa madre di costruzione. “Non so
quanto tempo ci vorrà per ripararlo, sarà meglio che tu metta in conto di
rimanere senza portatile per un po’”, le disse il padre. Pur con rammarico -soprattutto
per le 5 stagioni di Breaking Bad lì pronte per la maratona- la bimba dovette
accettare la cosa e adattarsi.
Passarono le settimane, e la bambina sentiva la
mancanza del suo amico Piccì. Il vecchio computer fisso era troppo lento e si
spegneva da solo quando gli pareva a lui, per qualche oscura ragione Whatsapp sul
suo cellulare non si aggiornava, e i suoi amici il più delle volte si dimenticavano
che la tecnologia a sua disposizione era limitata e si offendevano se non
rispondeva ai messaggi su Facebook. (Per inciso, non è che gliene freghi più di
tanto di facebook e whatsapp, perché è sempre stata un po’ asociale. È solo che
‘sta benedetta bambina sta cercando di partire per la Cina per fare qualcosa
della sua vita, e senza un computer per cercare ed eventualmente chiedere
informazioni e tenersi in contatto con le associazioni è dura. E poi non può
sempre contare sulla sua vicina di casa per non rimanere indietro con How i met
your mother. Fine inciso.)
Dopo un mese di attesa la bimba si fece coraggio e chiese di nuovo “ Allora papà? Sai qualcosa del computer?”. Allorchè l’uomo, imbarazzato, le rispose “Non l’ho ancora spedito.”. Si scoprì così che si era completamente dimenticato di inviarlo alla casa madre per la riparazione.
Dopo un mese di attesa la bimba si fece coraggio e chiese di nuovo “ Allora papà? Sai qualcosa del computer?”. Allorchè l’uomo, imbarazzato, le rispose “Non l’ho ancora spedito.”. Si scoprì così che si era completamente dimenticato di inviarlo alla casa madre per la riparazione.
Il lunedì della settimana
successiva il padre fece finalmente ciò che avrebbe dovuto fare 30 giorni prima, e il giovedì della stessa
settimana Piccì tornò a casa, accolto a braccia aperte dalla bambina.
Cosa ci insegna questo racconto? Che se vuoi una cosa è meglio fartela da te? Oppure che siamo troppo dipendenti dalla tecnologia? O che Windows 8 è utilizzabile? Come sempre, ai posteri l’ardua sentenza.
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